"E pur si muoveranno"
Immagino questa come reazione dei Ministri degli Esteri, soprattutto dei paesi più a vocazione turistica compreso il nostro, dopo la abiura confino-protezionista del "blocco Alemanno".
L'ultimo veto a cadere è stato quello dell'Austria, perchè a dire il vero la Germania aveva già annunciato la disponibilità a riapire i confini verso e dall'Italia dal 15/6.
Credo che sia quindi chiaro a questo punto che da metà giugno gli spostamenti all'interno dell'Europa saranno di nuovo possibili senza grandi patemi. Non è una vittoria certo, che per avere un'uniformità di regole si sia dovuto aspettare 5 giorni prima della data,
ma in questo periodo di immateriali e scogliose insicurezze....meglio di niente.
Faccio un paragone a doppio livello, ovvero Toscano-centrico: la riapertura delle regioni è attiva ormai dal 03/06, il nostro bacino di clientela più grande è la Lombardia, senza girarci intorno!! Imamginavo ci fosse più euforia nel volersi concedere qualche giorno, anche solo un sabato di svago, ma così non è. La partenza è molto cauta. Per vari motivi: quello economico ok, tanti lombardi sono un pò scoraggiati in quanto da molte parti "non li vogliono".
Eh si, dopo la terza pesona che mi chiamava anticipando se accettavo la prenotazione in quanto lombardi ho chiesto esplicitamente il motivo.
Risposta: ho chiamato nella località dove andavamo di solito e mi hanno risposto seccamente che non accettano lombardi....
Sono francamento rimasto senza parole. Abbiamo ormai una consapevolezza altissima di come contenere "la bestia" e protocolli strettissimi. TANTO BASTA
Insieme a questi fattori ci metto anche una certa "ruggine" da smaltire, ovvero bisogna forse rientrare con un pò di gradualità alla normalità di tutti i giorni
Spostiamo il discorso su un livello Italo-centrico: gli stranieri per noi sono una risorsa importantissima, nell'economia Italiana gli ingenti capitali che arrivano dall'estero tramite il turismo sono una risorsa fondamentale, oltre naturalmente alla meraviglia dello scambio culturare tra noi che accogliamo, e tutte le abitudini, manie, consuetudini dei popoli che ci vengono a visitare.
Il fattore economico è stato ovviamente messo da parte negli ultimi mesi a favore di quello sanitario; ma a questo punto devo dire che gli sforzi che abbiamo fatto in Italia, così come nella maggior parte delle nazioni Europee, hanno portato i risultati sperati. Ovvero contagi quasi a zero, regole precise e centrate sulla corretta prassi igienica.
Mi ha quindi molto infastidito vedere nelle ultime settimana questa sorta di correnti interne tra stati membri su presunti accordi frontieristici. ovvero corsie preferenziali da e verso alcune mete.
Da una parte certamente per il danno economico che ci avrebbe causato, ma soprattutto perchè palesemente contrario allo spirito di EUROPA; ovvero obiettivi comuni con regole comuni. L'Austria era il pese più restio, ed ha allora capitolato, lasciando solo una sorta di allerta solo per chi vada o venga dalla Lombardia. Non si può negare che sia la regione al momento che da sola conta tre quarti dei nuovi contagi in Italia, ma siamo su numeri assolutamente esigui.
Qualcuno è riuscito per fortuna a chiudere le porte e le finestre, e far finire queste correnti. Una vittoria per l'Europa unita; almeno in questo siamo riusciti a darci una regola comune.
Non è che da domani mi aspetto migliaia di stranieri ai confini, come non ho visto migliaia di Italiani ai caselli. Molto probabilmente ci vuole ancora un pò di fiducia nelle persone per decidersi a muoversi. E'più che comprensibile. Comunque sono sicuro che abbiamo dato e continueremo a dare, come categoria e come Paese, un'immagine di solidità e serietà nell'affrontare questa sfida sanitaria; i numeri parlano chiaro e stiamo andando nella direzione giusta.
Non potrei non concludere che ......" quindi uscimmo a riveder le stelle"